Il virus…in contropiede

Dopo 2 sconfitte in campionato, la partita è iniziata da 20 minuti ed abbiamo già subito 3 gol senza segnarne. Davanti a noi abbiamo ancora 70 minuti, ma di sicuro nella mente di tutti c’è una considerazione comune: una partita iniziata così male quasi certamente si concluderà con una sconfitta. È il momento peggiore, si ripercorrono rapidamente le scelte fatte, da quella dell’allenatore passando per il modulo, fino ad arrivare ai singoli giocatori. Nulla fornisce una spiegazione chiara di quanto sta accadendo. La prima idea, la più semplice, è di cambiare tutto.

Non sappiamo se questa introduzione sia il modo migliore per raccontare attraverso il calcio la pandemia che ha colpito il mondo, ma di certo è lo spunto per una riflessione.

Siamo noi i presidenti della squadra, a noi la scelta. Possiamo cambiare tutti i giocatori, in fondo se la situazione non va bene è loro la principale responsabilità. Vendiamo tutti e ricompriamo altri giocatori più motivati oppure diciamo basta a questo progetto, ci è anche costato troppo. Qui il primo problema. Per ognuno di loro abbiamo pagato un prezzo ma in questo momento, dopo diversi risultati negativi, nessuno è disposto a fare lo stesso per quei giocatori. Non siamo più in grado neppure di recuperare quanto inizialmente speso.

All’apparenza un racconto di sport, ma è ciò che sta accadendo nei nostri portafogli. Cosa fare allora? Ripartire da una delle poche certezze che abbiamo: la pianificazione. Il campionato non terminerà domani, così come i nostri progetti. Se siamo stati bravi a pianificare le nostre scelte, di sicuro avremo già fissato un margine di liquidità. E se la situazione ce lo consentirà, avremo anche modo di valutare le opportunità che ci sono, per comprare a prezzi più bassi di quanto già, nelle nostre considerazioni, eravamo disposti a spendere.

Immaginiamo cosa stiate pensando. Facile fare questa analisi prima, meno nella fase in cui si sta perdendo e l’unica certezza è che i piani non stiano funzionando. Ritorniamo, allora, alla nostra partita ed al nostro campionato. È già successo in passato che altre squadre perdessero anche più di 3 partite di seguito, molte non hanno sostituito né i giocatori né l’allenatore e sono tornate a vincere. È accaduto anche che una squadra in svantaggio di tre gol riuscisse a rimontare e persino a vincere. Non siamo, dunque, i primi e non saremo di certo gli ultimi ad affrontare questa situazione.

Questo vale anche per i mercati. Nessuno può conoscere in anticipo quando inizia e soprattutto quando si conclude una fase negativa, ma di sicuro questo non può incidere sulla scadenza di progetti che avevamo fissato prima e che sono indipendenti da questa fase. Indipendenti non vuol dire che non risentiranno del momento, ma nessuno si preoccupa della discesa del valore delle case se l’unica proprietà che si possiede è quella in cui si vive e non si ha necessità di cambiare casa.

È inevitabile che questa analisi non possa essere esaustiva, magari in altri interventi si valuterà nel dettaglio l’evolversi dei fatti. Ciò che conta è che nessuna situazione temporanea può mettere in discussione progetti di lungo periodo. Se questo accade, allora, la pianificazione iniziale non era stata adeguata. Anche in questo caso, però, niente panico. Il modo corretto di procedere è partire dalla pianificazione, ma se per qualsiasi motivo si è commesso un errore all’inizio, prendetevi il tempo di analizzare ogni calciatore della vostra squadra, il suo ruolo, il suo costo iniziale e i vostri obiettivi. Piccole modifiche potrebbero essere sufficienti a ribilanciare correttamente il portafoglio.

Una sola certezza. Il mondo non finirà domani e, se invece accadesse, non ci sarebbe motivo di preoccuparsi per i propri investimenti.

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