È arrivato il momento di fare gol

Per comprendere meglio cosa siano le azioni occorre fare un passo indietro. Abbiamo immaginato nella fase di pianificazione di aver acquisito la proprietà di una squadra di calcio e di essere impegnati nella sua costruzione, a partire dall’acquisto dei singoli calciatori. Proprio questo momento può essere utile per spiegare come funzionano i titoli azionari. Durante il calciomercato, infatti, sono numerosi i giocatori che possiamo inserire nella nostra rosa, alcuni sono senza contratto ma la maggior parte di loro è legata ad un’altra società. Dobbiamo dunque fare una valutazione del giocatore e fare un’offerta per acquisirlo. Questa iniziale panoramica ci fa già capire che siamo di fronte ad una scelta più rischiosa del prestare la nostra liquidità per un determinato tempo (vedi obbligazioni). Qui, infatti, si tratta di investire del denaro sulla possibilità che il giocatore acquistato possa nel tempo farci raggiungere i nostri obiettivi ed al tempo stesso aumentare di valore. In questo caso, dunque, ci stiamo assumendo direttamente il rischio che quella valutazione sia corretta o meno. In finanza ciò si traduce con la definizione di azione: una quota del capitale di rischio della società (il nostro giocatore). La capacità del singolo calciatore di aiutarci nel tempo a raggiungere i nostri obiettivi, si traduce in finanza con i dividendi garantiti dall’azione. Così come un attaccante segnerà dei gol che sommati tra loro potranno garantirci la salvezza (o la vittoria del campionato), allo stesso modo la ricchezza creata dalla società in cui abbiamo investito ci verrà distribuita (sotto forma di dividendi) in proporzione alle nostre quote, cioè alle azioni possedute. Come già ribadito più volte, non possiamo prevedere come andrà il campionato così come non possiamo prevedere il mercato, quindi potrà capitare di non ricevere alcun guadagno nel tempo. C’è però un altro fattore da considerare, cioè il valore del nostro giocatore. A fine stagione potremmo trovarci nella situazione di dover vendere il singolo calciatore perché stiamo rivedendo i nostri progetti. Quale sarà il suo prezzo? Non possiamo saperlo con certezza. I risultati ottenuti e le sue prestazioni, infatti, potranno permetterci di rivenderlo ad un prezzo maggiore di quello d’acquisto, allo stesso prezzo o persino rimetterci qualcosa.

Appare evidente come il rischio di questa tipologia di strumenti sia elevato in quanto non sappiamo a priori se durante l’anno guadagneremo qualcosa e soprattutto quale sarà il prezzo di vendita finale. Va sottolineato che, a differenza di quanto accade normalmente per i giocatori, nel caso delle azioni esiste la possibilità che il prezzo di vendita sia pari a 0, cioè che la società non solo non generi utili ma che non sia neppure in grado di rimborsare i suoi debiti (noi siamo soci e riavremo i nostri soldi solo dopo aver soddisfatto tutti i creditori). Al di là dei tecnicismi sulle procedure fallimentari e sulla possibilità di recuperare parte del capitale investito, ciò che ci interessa per lo scopo della nostra analisi è sapere che,  quando acquistiamo un’azione, ci stiamo assumendo un rischio. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di valutare bene cosa stiamo acquistando e se, sulla base delle valutazioni ex ante (cioè prima di acquistare), ci aspettiamo di ricevere dei guadagni in grado di giustificare quel rischio.

Per quanto riguarda la fase delle valutazioni, poi, sicuramente si tratta del momento più complesso e da gestire con la massima attenzione. Ritornando al nostro calciatore da acquistare, di sicuro possiamo raccogliere informazioni su di lui basandoci sulle prestazioni passate. Nel caso di un attaccante, per esempio, possiamo leggere le statistiche sui gol fatti, sugli assist ai compagni, sulle ammonizioni ricevute e così via. È consigliabile come sempre raccogliere il maggior numero di informazioni utili per prendere una decisione consapevole, ma nel caso delle azioni dobbiamo sapere sin da subito che ciò può non bastare. Così come un calciatore che ha sempre segnato più di 20 gol in campionato non è detto che si ripeta nella stagione successiva, anche per le azioni vale lo stesso discorso. Il passato serve a fare delle valutazioni concrete sulla capacità della società di cui stiamo acquistando delle quote di generare guadagni, ma i fattori che influenzano i risultati futuri sono talmente tanti da non poter essere previsti con certezza a priori.  Questo non significa non investire in azioni ma farlo con attenzione e cercando di fare delle stime che ci permettano anche di valutare con cura il prezzo d’acquisto. Rimandiamo ai prossimi articoli una indicazione più dettagliata dei metodi di valutazione, per ora ci basta avere un’idea più concreta del tipo di strumento che stiamo inserendo nel nostro portafoglio per essere (quasi) certi di fare gol!

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